La necessità di eliminare le barriere architettoniche nei condomini sta diventando sempre più impellente e sottolinea l’importanza di rendere gli edifici residenziali e pubblici accessibili a tutti, non solo alle persone che si muovono in carrozzina, ma in genere a tutte quelle persone con ridotta mobilità come anziani, cardiopatici, donne in gravidanza, famiglie con passeggini, persone che devono temporaneamente avvalersi di stampelle per muoversi e che confermano la necessità degli ascensori e delle agevolazioni previste per installazione e ammodernamento. Proprio per migliorare l’accessibilità in condominio e negli edifici in genere, e rendere possibile l’abbattimento delle barriere architettoniche che ne impediscono l’accesso a persone con difficoltà motorie gravi o meno gravi che siano, lo Stato ha da tempo previsto bonus e detrazione fiscali per l’installazione di nuovi impianti di sollevamento o per l’adeguamento degli ascensori già esistenti, rinnovati nella Legge di Bilancio 2023.
Alcune delle considerazioni pratiche legate all’installazione e all’abbattimento delle barriere attraverso il montaggio o il rifacimento degli ascensori tengono conto di:
- Innovazioni e Procedure Deliberative Condominiali: Gli interventi per abbattere le barriere architettoniche e rendere accessibili a tutti gli edifici non sono semplici atti di manutenzione, ma modifiche sostanziali che richiedono l’approvazione condominiale. Tuttavia, secondo il codice civile all’art. 1120, le innovazioni non devono compromettere la stabilità, la sicurezza o l’integrità architettonica dell’edificio. Inoltre, le “innovazioni speciali,” come sono considerate l’eliminazione delle barriere architettoniche, richiedono deliberazioni specifiche e il consenso della metà dei presenti rappresentanti più del 50% del valore dell’edificio (art. 1136).
- Normative Dimensionali e Requisiti Tecnici per l’Installazione degli Ascensori: L’installazione di ascensori in edifici esistenti deve conformarsi a rigide normative, che garantiscono sia la sicurezza sia l’accessibilità. Secondo il Decreto Ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989, le dimensioni minime degli ascensori sono dettagliatamente specificate per garantire un utilizzo confortevole e sicuro da parte di tutti gli utenti, inclusi quelli con mobilità ridotta. Il DM 236/1989 stabilisce che la larghezza interna minima della cabina degli ascensori debba essere di 80 cm, mentre l’altezza minima deve essere di 210 cm. Inoltre, è richiesto che la piattaforma di distribuzione, ovvero l’area immediatamente antistante l’ingresso dell’ascensore, sia sufficientemente ampia per permettere una facile entrata e uscita, specialmente per chi utilizza ausili per la mobilità, come carrozzine o deambulatori. Queste normative sono fondamentali non solo per le nuove installazioni, ma anche per il rifacimento o l’adeguamento di impianti esistenti, offrendo l’opportunità di migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi condominiali. La conformità a queste specifiche è essenziale per assicurare che le modifiche apportate siano non solo funzionali ma anche in linea con i requisiti di legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche.”
- Procedura Deliberativa e Partecipazione Attiva: La procedura deliberativa richiede una corretta convocazione dell’assemblea, con una chiara esposizione del progetto. Nel caso di mancata decisione in prima convocazione, l’assemblea in seconda convocazione richiede almeno un terzo del valore dell’edificio e dei partecipanti. La partecipazione attiva dei condomini è fondamentale.
Da queste prime considerazioni emerge chiaramente che l’installazione di ascensori per l’abbattimento delle barriere architettoniche richiede una pianificazione attenta, rispettando relative alla progettualità, al tipo di impianto da installare o degli adeguamenti da adottare per rinnovare quello già esistente. L’opportunità di rifare o adeguare gli impianti esistenti aggiunge un livello di flessibilità, consentendo un miglioramento graduale dell’accessibilità. È certo che gli sforzi compiuti nella direzione di una facile accessibilità agli edifici per tutti contribuiscono a creare ambienti che riflettono una società attenta alle esigenze di tutti i suoi membri. La sensibilizzazione verso l’accessibilità rappresenta un passo significativo nella costruzione di una comunità più inclusiva e accogliente.
Detrazioni Fiscali Abbattimento Barriere Architettoniche Bonus Ascensore per Impianti già installati
Con il Bonus Ascensore le detrazioni fiscali sono previste per l’abbattimento delle barriere architettoniche, anche per Impianti di Sollevamento già installati negli Edifici.
Come già detto, la Legge di Bilancio 2023 ha introdotto importanti novità riguardanti le agevolazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Bonus per la fiscalità agevolata per l’installazione dell’Ascensore è stato prorogato fino al 2025. La detrazione prevista dal bonus ascensori è del 75% sulle spese per l’installazione di impianti di sollevamento volti a eliminare ostacoli alla mobilità, agevolando l’accesso a persone con disabilità motoria in edifici già esistenti e a prevalente destinazione abitativa.
Requisiti per ottenere il Bonus Ascensori, Soggetti beneficiari della misura fiscale agevolata, Funzionamento del Bonus Ascensori
- Requisiti del Bonus Ascensore: L’intervento mira all’eliminazione delle barriere architettoniche come scale e rampe, sostituite con ascensori, servoscale e piattaforme elevatrici. È da sapere che per ottenere il bonus fiscale per l’installazione degli ascensori nei condomini, non è necessario che nell’edificio siano presenti o residenti soggetti con disabilità motoria.
- Beneficiari del Bonus: Rientrano nell’agevolazione previste dal bonus ascensore per abbattimento barriere architettoniche persone fisiche e condomini. Gli interventi devono essere effettuati su edifici già esistenti.
- Funzionamento del Bonus Ascensore: Le spese detraibili per l’abbattimento delle barriere architettoniche devono essere sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2025. Il tetto di spesa varia in base alla tipologia del richiedente: €50.000 per abitazioni unifamiliari indipendenti, €40.000 per edifici con 2-8 unità immobiliari, e €30.000 per edifici con oltre 8 unità immobiliari. Il rimborso avviene in 5 rate annuali di pari importo tramite detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Al Bonus ascensore è prevista l’applicazione dello sconto in fattura fino al 31 dicembre 2024, previa cessione del credito, come da decreto n. 34/2020.
Bonus fiscale per gli ascensori 2025 previsto anche sulle spese per adeguamento di impianti di sollevamento già esistenti
Spese Detraibili per Rifacimento e/o Adeguamento Ascensori: Le spese ammissibili per il bonus Ascensore, oltre alla fornitura dell’ascensore di nuova installazione in edifici esistenti, riguardano anche il rifacimento o adeguamento di impianti Ascensori già installati negli edifici. La proroga del Bonus Ascensore, con legge 29 dicembre 2023 n. 212, rappresenta quindi un’importante opportunità per abbattere il costo di installazione degli ascensori nei condomini, migliorare l’accessibilità degli edifici favorendo un ambiente inclusivo e agevolando la vita di chiunque abbia difficoltà motorie. La possibilità di adeguare anche gli impianti ascensori già installati amplia le opzioni per rendere gli spazi accessibili a tutti.
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Pr preventivi così specifici è meglio compilare il form di contatto http://preventivoascensori.it/contatti/
Devi possedere il titolo di proprietà
Lo faremo ma se non l’hai già fatto compila il form per lasciare traccia nel database che visioniamo ogni settimana http://preventivoascensori.it/contatti/
Io devo installare un montacarichi in una villa al mare di due piani. piano terra e primo piano.