Esistono vari modelli di ascensori a seconda del loro funzionamento. Gli ascensori di installazione più comuni si dividono in:

  • Ascensore oleodinamico o idraulico
  • Ascensore elettrico tradizionale o a fune
  • Ascensore elettrico MRL con motore gearless

 

Le diverse tipologie si adattano a ogni esigenza di spazio e di portata.

Ascensori Idraulico o Oleodinamico

Nell’ascensore oleodinamico o idraulico la cabina viene collegata ad un sistema composto da un cilindro e pistone idraulici, in cui è immesso dell’olio minerale in pressione. In salita una pompa elettrica posta nel locale macchina spinge il liquido dal serbatoio della centralina nel cilindro provocando l’estensione dello stelo e quindi la salita della cabina; la discesa avviene per gravità, controllando opportunamente il deflusso dell’olio dal cilindro. La cabina ed il pistone si muovono in linea retta verticale, scorrendo sulle stesse guide metalliche. In fase di avvicinamento al piano di arrivo, il sistema di valvole produce il passaggio dalla velocità normale a quella di rallentamento, circa 4-5 volte inferiore, con accettabile confort di marcia e precisione di livellazione della cabina al piano.

Il locale macchina, dove si posiziona la centralina idraulica ed il quadro elettrico/elettronico di manovra può non essere adiacente al vano ascensore perché è collegato a questo mediante tubazione. Gli ascensori idraulici tradizionali, al contrario degli ascensori elettrici a fune, hanno un consumo più elevato durante la fase di funzionamento, ma hanno un consumo quasi nullo durante la fase di stand-by. La tecnologia che caratterizza questi impianti di elevazione si rivela molto semplice, non ha bisogno di lunghi tempi e costi di installazione e non necessita di frequenti interventi di manutenzione. L’ ascensore idraulico non ha guide dedicate al contrappeso e non ha bisogno di locale macchina.

Queste caratteristiche principali rendono questo tipo di impianto più versatile, perché può essere facilmente installato in un edificio con un vano di ridotte dimensioni. Inoltre questo tipo di impianto si presta all’applicazione di tecnologie ad elevato risparmio energetico che non richiedono grandi spazi di installazione e rendono l’ascensore oleodinamico tra gli impianti di elevazione più efficienti. Grazie a queste caratteristiche è possibile alimentare l’ascensore con un contatore monofase a 220 V e una potenza impegnata pari a 1,5 kW. L’ascensore oleodinamico si dimostra vantaggioso negli edifici con vani di dimensioni ridotte e fino a 24 m di altezza. Si dimostra la scelta più indicata per edifici per i quali è richiesta massima affidabilità e sicurezza. 

È un tipo di impianto adatto per installazioni in edifici di ridotte dimensioni. Questo a causa della sua velocità ridotta (da 0.6 a 1 m/s) e il numero contenuto delle fermate (max 7 fermate) ed è consigliato per muovere carichi pesanti. La corsa dell’ascensore oleodinamico è limitata dalla lunghezza del pistone, per questo motivo è dunque inadatto a edifici con molti piani e sono consigliati per residenze e edifici dove il numero dei piani è limitato, ovvero fino a un massimo di 24 metri di altezza. Tuttavia, poiché non necessita del contrappeso, diversamente dall’ascensore elettrico, è più facile adattarlo ad edifici esistenti o da ristrutturare. 

VANTAGGI

  • Classe energetica fino ad A
  • Spazi ridotti di installazione
  • Costo di acquisto contenuto
  • Velocità e facilità di montaggio
  • Alta affidabilità in zona sismica
  • Idoneo anche per i carichi pesanti
  • Elevata sicurezza in situazioni di emergenza
  • Costi di installazione, gestione e manutenzione contenuti
  • Estetica per gli Impianti panoramici con bassi consumi energetici

SVANTAGGI

  • Velocità Contenuta
  • Sconsigliato per edifici superiori a 7 piani

Ascensore Elettrico Tradizionale o a Fune

Il funzionamento dell’ascensore elettrico o a fune avviene grazie ad un macchinario di sollevamento (argano) a trazione elettrica che trasmette il movimento di salita o di discesa a delle funi che collegano la cabina ad un contrappeso. Generalmente il contrappeso corrisponde al peso della cabina più metà portata della stessa. Il motore deve necessariamente essere posto alla sommità del vano di corsa. La soletta che delimita l’estremità superiore del vano deve sopportare tutti i carichi derivanti dall’ascensore. Sia la cabina che il contrappeso si muovono verticalmente nel vano scorrendo su due coppie di guide metalliche. Il motore dell’ascensore elettrico tradizionale è a corrente alternata, di tipo asincrono trifase con rotore in corto circuito.

Questa tipologia di ascensori è particolarmente indicata per quegli edifici dove il traffico e la velocità richieste sono elevate. 

VANTAGGI

  • Corsa e velocità elevate
  • Può raggiungere qualsiasi altezza
  • Consumi energetici contenuti durante la fase di marcia
  • Dove è necessario gestire flussi elevati di passeggeri, l’ascensore elettrico rappresenta un’ottima soluzione. 

SVANTAGGI

  • Richiede massima cautela durante il montaggio
  • Non adatto al trasporto di carichi estremamente pesanti
  • Maggiori costi di manutenzione e gestione rispetto all’ascensore idraulico
  • Costo di installazione maggiore rispetto a un elevatore oleodinamico
  • necessità il locale macchine alla sommità

Ascensori Elettrici MRL con Motori Gearless

Nel mercato dei nuovi impianti a fune oggi si è affermata la soluzione con motori sincroni a magneti permanenti, alimentati in alternata, privi di riduttore (gearless) e controllati con sistema VVVF, che anche per ragioni di minor ingombro vengono installati nel vano ascensore, determinando un impianto di tipo MRL (Machine-Room-Less), cioè privo di locale macchina.      

Questi ascensori sono quindi adatti per l’installazione in edifici con spazi ridotti.

Questo impianto non necessita di un locale macchine alla sommità del vano. Ma bisogna prevedere l’installazione del quadro di comando. Questo preferibilmente dovrebbe essere collocato all’ultimo piano. Gli ascensori senza locale macchine sono particolarmente indicati per tutti gli edifici dove il traffico e la velocità richieste sono elevate

VANTAGGI

  • Offre confort di marcia e precisione di fermata;
  • Installazioni in edifici esistenti con spazi ridotti;
  • Possono superare qualsiasi altezza ad alta velocità; 
  • L’azionamento VVVF alimenta il motore con i parametri di corrente e tensione necessari, istante per istante, rendendo le prestazioni dell’ascensore indipendenti dal carico in cabina;

SVANTAGGI

  • Non sicuro in caso di terremoto a causa del contrappeso.   
  • A parità di corsa il costo è abbastanza superiore rispetto all’equivalente idraulico;
  • Il costo di manutenzione è maggiore rispetto ad un ascensore idraulico e necessita di personale altamente specializzato perché tecnicamente più complessa;
  • Tale tipologia di ascensore ha normalmente tutto il sistema di trazione nella parte alta del vano, dunque è necessario montare il motore in altezza, in condizioni di equilibrio instabile;
  • Rispetto ad un ascensore idraulico, i tempi di installazione praticamente raddoppiano; Gli impianti elettrici MRL “gearless” hanno basse correnti di spunto e basse potenze nominali a parità di portata e velocità però il bilancio energetico globale presenta risultati meno brillanti di quanto si possa pensare, sia per la presenza dell’inverter (con alti consumi in stand-by), sia perché altri attriti meccanici vengono introdotti nel sistema in luogo di quelli che erano presenti in un riduttore (il sistema di funi è più complicato con numerose puleggie addizionali e rinvii);
  • manovre di emergenza  e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria complessi  a causa dell’assenza di locale macchina; 
  • I sistemi di regolazione di velocità di tipo VVVF sono intrinsecamente produttori di disturbi elettromagnetici;  
  • Tutto il peso dell’impianto è scaricato sul fondo del vano corsa, e alla sua sommità è necessario prevedere dei ganci di portata adeguata;

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